La recensione di Gian Paolo Grattarola su Mangialibri
Viaggio a Napoli di Charles Baudelaire


Autore Maria Rosaria Perilli Genere Viaggi Editore Nardini2015 Articolo di Gian Paolo GrattarolaAcquistalo on-line
Lunedì 3 settembre 1860 Charles Baudelaire sbarca a Napoli. Il soggiorno, finanziato dalla madre, ha lo scopo di allontanare il poeta dalla tenaglia oppressiva in cui lo stringono i creditori, ma anche di rigenerare la vena appassita di un artista alle prese con il male di vivere. Ad accoglierlo, al termine della lunga traversata, trova il pittore e amico Edgar Degas, di lontane origini napoletane, che lo stringe in un caloroso abbraccio. Fin dal suo primo approccio descrittivo il poeta si rivela entusiasta dello scenario che si gli si presenta dinanzi. Lo sguardo viene catturato da edifici che trova di una magnificenza irresistibile, dai pennacchi del Vesuvio, dal panorama del golfo, da una riposante atmosfera di gaia quiete. La Musa si desta improvvisa al cospetto di un ambiente che lo vede giorno dopo giorno addentrarsi nel cuore della città, suscitando emozioni che tornano a fiorire tra gli splendori delle decorazioni che abbelliscono le sale del Maschio Angioino, dal gioco tremolante delle luci che illuminano lo splendido edificio di Castel dell’Ovo, ex-residenza imperiale che deriva il suo nome da un’antica leggenda che riconduce a Virgilio, nelle cui segrete venne recluso il filosofo e teologo Tommaso Campanella e via via tra le vestigia storiche e le pieghe della brulicante vita urbana…

Esce in libreria un agile volumetto di poche pagine e rapida lettura, illustrato con raffinate stampe d’epoca in bianconero su carta Fabriano ed elegante copertina in brossura con bandelle che procurerà molto diletto sia a tutti coloro che amano la città di Napoli sia alla folta schiera di ammiratori del celebre poeta francese Charles Baudelaire. La cadenza delle pagine accompagna il lettore in un viaggio suggestivo nelle atmosfere della Napoli del 1860, come in un quadro storico e insieme anche un po’ immaginario. Con una gradevole prosa, tesa fino al limite della sua geniale capacità evocativa, l’autore ci consegna una rapida ma incisiva descrizione dei luoghi e delle impressioni di volta in volta tratte da un spirito di osservazione attento e appassionato. Assidua cultrice della materia letteraria, Maria Rosaria Perilli ci regala la scoperta di un libro davvero illuminante, capace di fare di noi lettori dei privilegiati compagni di un viaggiatore di eccezione, emotivamente occupato a darci conto di una ricca messe di tessere che sotto i nostri occhi disegnano uno scenario storico e ambientale di coinvolgente fascinazione.


