


Le finestre raccontano le vite degli altri
Cecilia Chiavistelli
domenica 27 Giugno, 2021 – 16:01
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Firenze – Oltre il confine della nostra casa sicura, delimitata da solide mura e fragili, trasparenti finestre si agita un mondo a cui spesso e distrattamente prendiamo parte, inconsapevolmente o meno, alle vite degli altri. Ci sono interi palazzi che rappresentano micro società con tutte le sfumature e le tipologie delle persone, una radiografia in scala ridotta di virtù e miserie tipiche degli esseri umani.
Maria Rosaria Perilli, fiorentina, nel suo ultimo libro, con grande disinvoltura dipinge un vivace quadro, “Le finestre di fronte”, Nardini Editore, nel quale le storie di varie famiglie si compongono attraverso sguardi indiscreti dalle finestre, parole e frasi che oltrepassano le mura degli appartamenti per giungere a orecchi estranei, sguardi e incontri sul pianerottolo.
Ogni nucleo familiare nasconde una storia diversa dagli altri, costruita attraverso esperienze e qualche segreto che perspicacemente la Perilli esplora, sollevando il velo sui dettagli più intimi e privati.
Vite quotidiane, all’interno di un nobile palazzo, dove le finestre sono il collegamento ideale, trasmettono ogni palpito, un dolore, una banalità e qualche dramma: la giovane scrittrice ormai famosa, l’architetto separato, affascinante, il marito violento che abusa della moglie, la ragazzina anoressica con la madre provocante, la signora anziana stretta ancora nel dolore della perdita, e infine un uomo attempato, misterioso, che ogni giorno si ferma nel cortile e guarda verso l’alto.
Come in un set cinematografico, si incrociano frammenti di vita passata e momenti del presente, tutto si svolge sotto gli occhi di tutti e ciascuno porta il peso delle proprie scelte. Più reale del reale, in ogni aspetto, anche il più desueto, dell’animo umano.
Nessuno può sfuggire al proprio destino, ma impensabilmente, proprio quando sembra che ogni finale di ogni famiglia sia definito e tutto scivoli seguendo un ordine prestabilito, allora l’eterogeneo mosaico che vive nel nobile palazzo si ricompone in gioie inaspettate, in equilibri ritrovati. E come in ogni finale sfumano lentamente le luci su questa piccola società, uguale e diversa a tante altre viste attraverso le finestre di fronte.